lunedì 10 settembre 2012

Grazie papà per aver mandato tutto a puttane.

Sta mattina mi ero svegliata di buon umore, ho fatto anche colazione che faccio molto raramente, la brutta abitudine che ho da quando sono piccola.
Dovevo andare a scuola per ritirare i fogli e successivamente cambiarla, ero così felice di andare finalmente dove volevo, fino a quando papà non è entrato in camera come una furia e urlare che per lui sono meno di zero, che non vedo l'ora che andrò a vivere da sola, persino che dovevo cercarmi un lavoro e lasciare la scuola perché non fa per me.
Tralasciando il fatto che la scuola l'hai scelta tu e che ti ho pregato in tutti i modi di cambiarla a Natale così ho una possibilità di passare, come ti permetti ti dirmi che devo lasciare la scuola? E l'unica cosa che mi piace, dove nessuno mi giudica e posso stare tranquilla senza di te che mi rompi ogni 5 secondi perché non sono come vuoi tu. Ok magari quest'anno non ho studiato tanto ma la scuola mi piace davvero tanto, mi sento a casa, in mezzo a persone che mi capiscono non come te che non ti accorgi di niente.
Fatto che grazie a te papà ho ricominciato a tagliarmi, non ci ho neanche pensato più di tanto, mi è venuto istintivo. Non lo facevo da quasi un mese, sono riuscita a resistere per così tanto e tu hai mandato tutto a puttane in meno di un'ora, come se i miei sforzi non valessero nulla.
Grazie di niente.

4 commenti:

  1. ...ma secondo lui che dovresti fare?
    ...ma si è minimamente reso conto che in Italia in questi anni con la crisi occupazionale che c'è anche il diploma non è più sufficiente?
    Avresti la temporanea illusione di qualche assunzione come apprendista e poi? che succederà quando non potrai più essere apprendista?
    ...non dargli retta e studiastudiastudia!

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    1. Forse non sa neanche lui cosa dovrei fare, non sarà mai come vuole quindi non mi preoccupo più di tanto ad ascoltarlo.
      Certo che studierò, non molerò !

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  2. Guarda, io vedo l'esempio dei miei zii: hanno detto a mio cugino le stesse cose che ti ha detto tuo padre, dopo che ovviamente loro avevano scelto la scuola dove mandarlo (e dove fu bocciato il primo anno). Volevano mandarlo a lavorare, ma i nonni li hanno convinti che meritava una seconda chance. Morale della favola, ha scelto una scuola che gli piace, è arrivato in quarta con i genitori che continuavano cmq a dirgli di andare a lavorare...i suoi gli hanno trovato un lavoro, lui si è fatto bocciare e ora fa un lavoro di merda.

    E sai che gli dicono ora i miei zii? "se continuavi a studiare stavi meglio!"...

    purtroppo l'incoerenza di certa gente è spaventosa. Sono sicura che tuo padre prima o poi si renderà conto che vivere tramite di te (perchè obbligarti a fare una certa scuola perchè piace a lui è questo) è sbagliato, e allora spero per lui che tu sarai pronta a perdonarlo...altrimenti si meriterà il tuo rancore.

    In ogni caso vai avanti con lo studio che ti sosteniamo noi ^.^

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    1. Il fatto è che lui non si rende conto di niente, dice che non mi ha mandata al liceo che volavo solo perché c'era la mia migliore amica e dice che "mi porta sulla brutta strada" solo perché ha provato una volta a fumare -.-"

      Non credo di perdonarlo sembrerò cattiva ma non se lo merita.


      Grazie mille per il sostenio, non hai idea di quanto significhi per me (:

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